Orsola Rignani

Orsola Rignani (Parma, 1971) è Ricercatrice di Storia della Filosofia presso il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università degli Studi di Parma. Le sue ricerche sono indirizzate all’approfondimento dei rapporti tra storia della filosofia, scienza e storia del pensiero scientifico nello scenario filosofico e culturale contemporaneo, in particolare di area francese (Michel Serres). I numerosi studi da lei dedicati alla riflessione epistemologica e antropologica di Michel Serres hanno portato, tra l’altro, a una lettura interdisciplinare e comparativa, tra storia della filosofia, scienza e letteratura, del pensiero filosofico-antropologico-epistemologico di Italo Calvino in rapporto con quello di Serres stesso. In questa prospettiva inter/trans-disciplinare, nonché in una prospettiva di storia comparata delle idee, si è anche dedicata all’approfondimento dei temi-chiave del Posthuman (corpo, interfaccia umano-macchina, ibrido, zooantropologia, trans-umanismo/iper-umanismo), mettendone a fuoco idee “corrispondenti”, per somiglianza e/o differenza, in correnti filosofico-scientifiche naturaliste/empiriste medievali (Ruggero Bacone, Biagio Pelacani da Parma), e approfondendone, negli ultimi anni, in articoli, saggi e monografie, specialmente l’idea di corpo come dimensione antropo-poietica e luogo di ‘riconoscimento’ dell’umano e delle alterità non umane in interrelazione ibridativa; ciò, nel controluce della riflessione di Serres, e trasversalmente a una propria ricerca pittorica astratta. Attualmente, dette tematiche continuano a essere indagate e sviluppate nell’ambito della Rete Postumana Italiana, piattaforma -da lei co-fondata con Francesca Ferrando e Stefano Rozzoni- di ricerca, confronto e approfondimento critico sul pensiero postumanista, costituita da studiosi del postumanesimo italiani o based in Italy; nel contesto del Gruppo di Ricerca Internazionale Interuniversitario su ‘Arte e riconoscimento’, del cui Comitato Scientifico è membro, oltre che coordinatrice dell’Unità di ricerca di Parma; nonché nel contesto dell’Environmental and Social Humanities Lab (Università di Parma), di cui è membro.